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Seconda tappa Toscana All Around FISE Avviamento al Reining 2022

Ancora Toscana, ancora più entusiasmo, ancora più voglia di condividere emozioni.

Il 9 e 10 luglio si è svolta la seconda tappa Toscana All Around FISE Avviamento al Reining presso SB Performance di Maria Sole Cubeddu e Bernardo Sarao, presso San Miniato (via Zara 186).

Due giorni torridi e per questo ancora più appassionati. Ogni tanto qualche bizzarra folata di vento portava sollievo e dispettosamente faceva volare gli score sheets ai Giudici: Manuela Maiocchi e Maura Moraglione, professionali, simpatiche e consapevoli della forza e necessità di questo progetto dedicato, soprattutto, alle nuove generazioni.

L’evento è stato impreziosito dalla presenza del sindaco Simone Giglioli, dell’assessore allo sport Loredano Arzilli di San Miniato e del presidente del Comitato FISE Toscana Stefano Serni.

Il clou delle giornate si è raggiunto nella sera di sabato 9 luglio, quando durante la gara di Freestyle Showmanship, tutti i partecipanti si sono esaltati: 15 binomi in gara di tutte le categorie (specialmente ragazzi) con comparse, musiche, balli, costumi. Un gioco e come ogni gioco è stato condotto in maniera serissima, non lasciando niente al caso: creatività, divertimento e follia, quella che tiene in piedi il mondo del resto. Allora diamo i numeri... 211 ingressi, 55 binomi, più di 30 cavalli ospitati dai vari centri: Toscana, Marche e Umbria per un movimento che in modo rapidissimo è diventato un motore del centro Italia.

Sembrava impossibile dare gambe e fiato a questo sogno: tante le variabili impazzite che giranno attorno al rapporto uomo e cavallo, tradotto in disciplina. A volte esclusivo ed elitario, altre volte approssimativo e folkloristico, altre ostacolato dalla capacità degli uomini di lavorare senza ipocrisie e invidie varie... Invece un manipolo sparuto di visionari e un esercito di bambini ha cambiato il mondo, o meglio una piccolissima porzione di mondo. Ogni viaggio inizia con un passo. Questo passo lo vorrei dedicare a Filippo Masi.

Mi viene in mente una storia... Nel 1984 Yoko Ono organizza una festa di compleanno per suo figlio Sean, che compie 9 anni, il 9 ottobre. Tra gli invitati, Walter Cronkite, Andy Warhol, Keith Haring, Louise Nevelson, John Cage e un visionario di nome Steve Jobs. Quello che a un certo punto accade nella cameretta del piccolo Sean è un magico assaggio di futuro. Nonostante l’invito all’ultimo momento, Jobs riuscì anche a procurarsi un pensierino per il piccolo Sean Lennon. Un paio d’ore dopo l’inizio della festicciola, quando ormai torta e dolciumi erano stati serviti, scattò l’ora di aprire i regali. Quello di Jobs era, e non poteva essere altrimenti, un Computer Macintosh. Era stato lanciato sul mercato solo nel gennaio di quell’anno, l’ultimo grido in fatto di personal computer progettati dalla Apple. Steve collegò il macchinario nella stanzetta di Sean e, seduti sul pavimento, gli insegnò come usare il mouse aprendo il programma MacPaint. Un paio degli ospiti “adulti” sbirciarono nella stanza: tra loro, Andy Warhol e Keith Haring. Qualche minuto dopo eccolo, Andy Warhol, che spia Steve Jobs da dietro una spalla e ad un tratto gli chiede con tutta l’innocenza dell’adulto di fronte un trucco di magia che non riesce a spiegarsi: posso? Jobs provò a spiegargli il corretto funzionamento del puntatore, ma l’artista semplicemente sollevò il mouse dal pavimento e cominciò a muoverlo per aria, fino a che Jobs non mise una mano sulla sua e la riportò lungo l’asse del pavimento, mostrandogli come effettivamente si controllava un mouse. Dopo alcuni minuti di concentratissimo silenzio, Warhol guardò su: “Guarda, Keith! Ho disegnato un cerchio!”

La magia dei visionari è pura e potente come l’immaginazione dei bambini. A volte, le due cose si fondono.

Siate affamati, siate folli...Steve Jobs

Prossimi appuntamenti

  • 27/28 agosto presso alba QH
  • 22/23 ottobre location da definire

Albano Ricci